Recensione. CHUPA CUPS! - Daniele Pollero

Buongiorno cacciatori di storie!
Diamo inizio alla settimana con una recensione da sgranocchiare con avidità. Ho letto e recensito per voi la raccolta di racconti Chupa Chups! di Daniele Pollero. 116 pagine di giochi linguistici, ironia, satira e quotidianità.
Buona lettura!


CHUPA CHUPS!
Daniele Pollero
Panesi Edizioni, 116 p., 2015
1,99 €
Ebook

RECENSIONE. Il fantasma di un bambino semina panico in una panetteria; uno studente universitario affronta i gironi infernali della burocrazia studentesca; la bella chiama, lo sfigato speranzoso risponde ma poi trova occupato; un perfetto signor Nessuno diventa qualcuno anche se forse avrebbe preferito di no; il bambino aspetta l'arrivo della Regina delle Fate; una ragazza misteriosa incrociata per caso a scuola fa domande che non trovano risposta, neanche col passare degli anni...

Queste sono solo alcune delle trame mini dei racconti contenuti in questa raccolta digitale scritta da Daniele Pollero e pubblicata da Panesi Edizioni.



E di racconti, in Chupa Chups! ce ne sono tanti. Alcuni brevi come mentine, altri da sgranocchiare avidamente. Tutti accomunati da un umorismo che si fa nero, vira sul verde acido e poi, inaspettatamente, si inzuppa nel caramello.

Chupa Chups! che ho potuto leggere grazie all'autore che me ne ha messo a disposizione una copia, è un buon testo, ricco di spunti e di agganci alla realtà del quotidiano politico e sociale del nostro Paese, come tema incompresi (e incomprensibili), corruzioni e deliri burocratici.
Un buon testo, quindi, che offre trame interessanti (come il social-fi che dà il titolo alla raccolta) ma che presenta qualche scricchiolio.

La lametta nascosta nel chupa chups non sempre risulta sufficientemente affilata e a tratti l'ironia da genuina appare un po' forzata. Così capita che la risata non sempre sia schietta e a volte viene solo da stirare le labbra, come davanti a una barzelletta che si è sentita già troppe volte.
Credo che questo sia un problema dato dalla massa di racconti davvero ingente che, se presi singolarmente, non farebbero l'effetto che chi ha lavorato in una gelateria o in una pasticceria sa bene: dopo un po', tutto quell'insieme di odori invece di suscitare appetito ti convince a una dieta religiosa.

La parte più bella, quella che mi ha convinta maggiormente (e sembra paradossale) è quella costituita dai racconti più riflessivi, quelli dove la vena umoristica non è così invadente e dove lo humor si fa nero, cupo. Elisa, per esempio, è un racconto che spiazza, perché parte come la più adolescenziale delle ghost-story, salvo poi virare verso un'amarissima e malinconica riflessione sul passato visto da un presente che non è esattamente il futuro che avevamo immaginato.

La maggior parte dei racconti è un gioco, un gioco di parole, di contrasti, di personaggi che agiscono come le ombre su carta dell'uomo comune, quello che incontri al bar, quello che trovi in chat e quello che condivide status imbarazzanti sui social network.
Tra i racconti che mi sono piaciuti di più per originalità e trama spiccano: Chupa Chups, Decadi, Nessuno, Elisa, Anna Karenina, La regina delle fate.

Si è trattato, dunque, di una lettura gradevole, che penso meriti una chance.
Il mio consiglio all'autore è invece quello di continuare a scrivere e, soprattutto, di approfondire il suo rapporto con il suo lato più riflessivo perché potrebbe rivelargli delle sorprese (qualora non lo stia già facendo).

Sono curiosa di leggere i vostri commenti! E, come sempre, Buone letture ♥

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2 commenti

  1. La copertina è splendida e tu mi hai davvero incuriosita! Finisce pure lui in wish list! :)

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