NUOVI INCUBI. I MIGLIORI RACCONTI WEIRD, Aa. Vv. - Recensione

Mentre tentava di addormentarsi, si chiese se a terrorizzarla di più non fosse la paura di cadere nel vuoto, quanto il desiderio di buttarcisi alla cieca. [da Il diciannovesimo gradino, Simon Strantzas, in Nuovi Incubi vol. 1, Edizioni Hypnos, p. 34, 2014]



Ah, le antologie. Nemesi per quelli che alla parola “racconto” rispondono con “L'orrore! L'orrore!”, meraviglia per tutti gli altri. 
L'antologia è un bouquet di voci, di storie, di autori. Un modo molto economico, se vogliamo, di entrare a far parte dell'immaginario di autori che se non ci sono sconosciuti poco ci manca.  


Nel caso di Nuovi incubi – i migliori racconti weird pubblicata da Edizioni Hypnos, ci troviamo tra le mani di un bouquet tentacolare, di storie bizzarre, marcescenti, piene di denti e di occhi, sibilanti orrori incomprensibili, che attendono al riparo delle pagine l'occasione per assalirci, inglobarci. 

Storie molto lunghe, come il disturbante Successo di Michael Blumlein, o molto brevi come Il diciannovesimo gradino, di Simon Strantzas. Storie che tracciano una linea da un punto all'altro del globo (dalla Cina all'Italia) e rappresentano la somma di quanto di meglio abbia avuto da offrire il 2013 agli appassionati del genere weird.

Curatori della raccolta di questa prima edizione due nomi che, se siete lettori di stranezze, vi suoneranno familiari: Laird Barron e Michael Kelly, mentre la traduzione è affidata quasi per intero* alla scrupolosa penna di Elena Furlan.

Un tomo generoso, questo, contenente ben ventidue racconti** nei quali si alternano visioni di orrori e mutazioni irresistibili (Nessun altro al mondo all'infuori di te di Jeff VanderMeer) a storie più intime, che lasciano addosso un marchio di sofferenza e solitudine, come accade nel desolante Come piuma, come osso di Kristi DeMeester, nel quale il tema del dolore provocato dalla perdita rielabora in una chiave del tutto nuova una storia di patto demoniaco, o in Nel Limbo (Jeffrey Thomas), una delle mie preferite, nella quale l'orrore narrato e vissuto è quello che fa dell'uomo il nulla

Ci sono terrori che prendono forma dall'inconscio, in una linea tanto sottile quanto indistinguibile (SWIM vuol sapere se va così male come pensa SWIM di Paul Tremblay), e altri che vivono assieme a noi, nello spazio invisibile, e che riusciamo a percepire solo nel breve istante in cui un fulmine cade a terra (Bor Urus di John Langan).

TITOLO: Nuovi incubi. I migliori racconti weird
AUTORE: Aa. Vv.
GENERE: new weird
EDITORE: Hypnos edizioni
TRADUTTORE: E. Furlan
ANNO: 2014
La raccolta si compone di storie eterogenee, come eterogenei sono gli stili, e non potrebbe essere altrimenti, considerata la "tentacolarità" e l'assoluta malleabilità del weird, tanto per contenuti quanto per tecnica narrativa. 

Dalla prosa ribollente di Livia Llewelin, qui rappresentata dal suo famosissimo Fornace, e dalla raffinatezza strabordante di un Ligotti, nei quali le storie vivono in comunione con la poetica e il potere evocativo delle parole, si passa a un linguaggio più asciutto e moderno, che lascia la responsabilità dell'evocazione alla sola narrazione. Non mancano neppure i racconti di guerra, sempre combattuta contro un "altro" alieno, invisibile e assolutamente inquietante come in L'anno del ratto di Chen Qiufan e nell'outsider Nel suo sguardo di Moreno Pavanello. Nell'angolo bizzarrie tout court troviamo pure lo splendido e spassoso davvero Il Dottor Blood e l'Ultra Favoloso Squadrone Glitterato di A.C. Wise e nel quale i “mostri sacri” della letteratura di genere si trasformano in fortissime Drag Queen chiamate a salvare (ancora una volta) la Terra dai piani malvagi dell'ennesimo mad scientist.

Nuovi Incubi è, in conclusione, un volume che si offre senza limiti alla lettura di chiunque; siate appassionati del genere o semplici curiosi, in entrambi i casi non solo avrete l'opportunità di scoprire autori che, in caso contrario, resterebbero nel limbo del nome che riecheggia nel web - ché Ligotti e VanderMeer costituiscono un'eccezione molto forte nel panorama letterario italiano - ma avrete anche modo di toccare con gli occhi, la mente e il cuore le infinite, sconfinate mutazioni del weird. In attesa del secondo volume.


*Prefazione e introduzione e "Fox into lady" tradotti da Barbra Bucci; "Il diciannovesimo gradino" è tradotto da Caterina Rebotti.
** per volontà dell'autore in quest volume non è presente Eyes Exchance Bank di Scott Nicolay "sostituito" dal godibile Il suo sguardo di Moreno Pavanello, primo vincitore del premio Hypnos.



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1 commento

  1. Si trova proprio in questo momento sul mio comodino. In realtà è lì ormai da tre o quattro mesi e sono più o meno a metà ma, si sa, le antologie sono fatte per riempire i piccoli spazi tra una lettura e l'altra, sono per quei momenti in cui hai solo un quarto d'ora e non hai voglia di iniziare qualcosa di nuovo.
    Racconti belli e meno belli, quelli che ho incontrato finora. John Langan tra i primi, A.C. Wise tra i secondi....

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