RECENSIONE. TRE DI NESSUNO - DAVIDE CAMPARSI


Tutti i supereroi dei fumetti che Mario aveva letto da ragazzino portavano mutandoni sopra la calzamaglia. Lui non sarebbe stato da meno.
Avrebbe fatto la differenza. Per Carrone, per sé.
Sarebbe stato un eroe.
Uno di quelli super.
[Tre di nessuno, Davide Camparsi, Edizioni Il Foglio, 2017, p. 55]

Davide Camparsi, autore che molti tra i frequentatori della narrativa di genere già conosceranno, si slaccia un istante dalle suggestioni fantastiche per scrivere un noir sporco e cattivo, ambientato nella provincia di un nord rinserrato tra le nebbie più fitte, dove uomini e donne lottano per sopravvivere alla mediocrità ed emergere dal contesto di pigra fanghiglia che li circonda.

Davide Camparsi, Tre di nessuno

Tre di nessuno è un noir che in parte ricorda lo Scerbanenco scrittore della periferia abbruttita, di quella terra dove non esistono che vinti e le ragioni, anche le più nobili, nascondono sempre una bava di meschinità, un lampo di egoismo.

E meschini ed egoisti, vinti e plasmati dall'ambiente in cui sono nati e vivono sono i tre protagonisti del romanzo edito da Edizioni Il Foglio. Tre “signori nessuno”, ai quali l'autore sceglie di dedicare un capitolo a testa, riprendendoli da diverse angolazioni mentre li descrive e ne delinea le storie, storie destinate a intrecciarsi per una serie di coincidenze, fino all'inevitabile finale.

C'è LaCarla, donna di Chiesa, si direbbe più per mancanza di alternative che per vero trasporto religioso, animata da una sensualità tanto vorace quanto dispettosa per il parroco del paese.
C'è Mario, meccanico senza grandi prospettive, che trova conforto nel suo essere invisibile dalla massa quando, ripetendo a macchinetta slogan triti e luoghi comuni contro questa o quella minoranza, ottiene un riconoscimento dalla platea sopita che anima il bar di Duncan.
C'è poi Duncan, che nasce ragazzino emarginato tanto dalla famiglia quanto dai compagni di scuola, e che poi evolve in rispettato e temuto boss di quartiere con velleità politiche.

E quando LaCarla finisce invischiata nella droga del gioco d'azzardo, e Mario ha un'epifania che lo porterà a scegliere la strada della lotta attiva al crimine per colpa delle occhiate di un vecchio ubriacone, ecco che il meccanismo di avvicinamento e scontro tra questi tre diversi rappresentanti umani si mette in moto, senza che sia possibile arrestarlo.

Tre nessuno è la storia di tre saltafango che, nel loro angusto stagno, combattono e si divincolano mossi dallo stesso miraggio di una effimera realizzazione; tutti e tre animati da un desiderio che non è altro che il desiderio di esistere, di superare la calca che li schiaccia e soffoca per poter dare un senso a una vita senza scopi. E in questo gioco a chi riesce a saltare più in alto, ogni caduta porta allo sfracello.

La scrittura di Camparsi è pacata, riflessiva; una scrittura che ha i suoi legami con la migliore narrativa italiana. È un modo di raccontare che trascina il lettore; lo porta con sé come fanno le acque di un fiume all'apparenza tranquillo, che nasconde sotto la superficie una corrente inarrestabile.

LaCarla, Mario e Duncan, i protagonisti, sono tre sconfitti senz'appello. E Tre di nessuno è un romanzo di vinti, una storia nera che affonda le radici nel territorio e vi si ancora con tutta la sua forza, portando sulla scena situazioni e personaggi non solo credibili ma veri, terribilmente plausibili e reali.

2 commenti

  1. Ciao! Non conoscevo questo titolo, ma dopo aver letto la tua recensione devo assolutamente rimediare! Non so neanch'io bene cos'è che ha fatto scattare la scintilla, ma sembra una lettura molto interessante!

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  2. Ciao Sian! Guarda, posso dirti che finora tutti i titoli di questa CE che ho letto non mi hanno mai deluso. Poi, con Camparsi... beh, lui sa il fatto suo e spazia dall'horror al fantasy al non di genere con naturalezza e stile. :)

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